5.16.2023

Le piccole e medie imprese (PMI) sono una parte essenziale dell’economia europea. Purtroppo, sono ancora in
ritardo nella digitalizzazione e molto deve essere fatto per migliorare le competenze digitali. Inoltre,
l’implementazione e l’utilizzo della tecnologia digitale variano da uno spazio all’altro: esistono discrepanze tra le
varie regioni d’Europa. Il fattore scatenante che ha fatto capire all’Unione Europea l’estrema necessità di
innovazione è stata la pandemia COVID-19. La COVID è stata uno shock per tutti; tutte le PMI hanno dovuto
adattare il loro approccio al lavoro e gli strumenti digitali sono diventati un fattore chiave per il funzionamento
quotidiano delle aziende. Anche se la pandemia ha provocato un cambiamento rapido e severo, non è durata, e le
PMI devono ancora modernizzare la loro infrastruttura digitale. In risposta, l’UE finanzia attraverso Erasmus+
iniziative di modernizzazione e sviluppo, come DigitUp, il cui scopo è sostenere la digitalizzazione delle PMI. Questi
piani intendono rendere le aziende europee più competitive sul mercato internazionale e resistenti nei confronti di
imprese più grandi, potenti e dotate di maggiori risorse. Sostenere il processo di digitalizzazione delle PMI significa
assisterle in un’attività costosa e lunga, entrambe raramente a disposizione di una PMI, soprattutto dopo l’impatto
del COVID sulle economie. Con l’aiuto dell’UE nella modernizzazione dell’infrastruttura digitale, tutte le regioni
europee che potrebbero soffrire di una mancanza di digitalizzazione avranno accesso a un intero nuovo spettro di
possibilità. Tuttavia, l’infrastruttura richiede anche che le persone abbiano le competenze adeguate per sfruttarla al
meglio; in questo caso la formazione diventa essenziale.
Molti Stati membri europei hanno già annunciato e lanciato piani di recupero e sviluppo dopo che gli effetti del
COVID-19 hanno dimostrato la necessità di un cambiamento. Tutti concentrano la loro attenzione sulle tecnologie
BIC: Big Data, Internet of Things e Cybersecurity. I piani di ripresa promuovono anche investimenti in capitale
umano, incentivi fiscali, formazione delle competenze, ricerca e sviluppo delle infrastrutture. A sostegno di questo
cambiamento sono stati coinvolti anche soggetti terzi, come i centri di innovazione e le associazioni. Tutti gli aspetti
citati sono passi necessari se l’UE vuole modernizzare le economie dei suoi membri. La cooperazione
multisettoriale come base rafforza gli sforzi di digitalizzazione e promuove la cooperazione, una parte essenziale
dell’esperimento europeo. L’Europa è più forte se lavora insieme a un obiettivo comune.
DigitUp ha molteplici obiettivi che, in sostanza, si concentrano sull’aggiornamento digitale delle PMI attraverso la
formazione e la cooperazione. DigitUp identificherà innanzitutto il tipo di competenze più richieste dalle PMI. Le
PMI saranno informate sui vantaggi che la digitalizzazione offre per la crescita e la competitività. Fornire una
formazione periodica è un requisito costante se DigitUp vuole raggiungere i suoi obiettivi; i programmi di formazione,
con educatori appositamente formati, saranno mirati alle esigenze specifiche delle PMI. Questi formatori avranno
un ruolo centrale nel fornire istruzione, risorse e materiali necessari per l’aggiornamento digitale. L’intero
programma mirerà anche a incrementare il dibattito pubblico sulla trasformazione digitale, in modo da diffondere
ulteriormente la sua visibilità e i vantaggi della digitalizzazione. A questo punto diventa interessante invitare entità
esterne al settore dell’istruzione. La cooperazione tra istituti di istruzione, istituzioni pubbliche ed enti privati
migliorerà l’aggiornamento digitale consentendo ai settori chiave di collaborare in un’area di necessità e interesse
comune. Un ambiente dinamico e vivace incoraggerà le PMI a partecipare a programmi di formazione che
migliorano la competitività fornendo accesso a nuove tecnologie e opportunità.
Autore: Aymeric Pochat, EUDA, Czech Republic